giovedì 1 agosto 2013

CORTINA IN CRODA 2013

Di seguito un breve resoconto a cura dell'addetto stampa della rassegna di montagna "Cortina InCroda",  Alessandra Segafredo, riguardante la  manifestazione giunta ormai alla sua 5a edizione e che mi ha visto salire sul palco dell'Alexander Girardi hall di Cortina d'Ampezzo per la terza volta nel corso delle varie edizioni
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In quest'ultima occasione, Venerdì 19 luglio 2013, il mio ruolo è stato quello di "spalla" ed intervistatore alla serata “Topo di falesia” dedicata  a  Jerry Moffatt  personaggio da tutti considerato una leggenda.
 E' stato per me' un enorme piacere ed onore salire su palco con un mito dell'arrampicata mondiale e poter condividere i racconti di Jerry ed in parte i miei, assieme al folto pubblico intervenuto per l'occasione.
Dal comunicato stampa di Cortina InCroda 2013:
 "Jerry Moffatt per la prima volta a Cortina ha raccontato la sua vita in falesia da quando era bambino, all'avventura in America, alla parentesi dedicata alle gare di arrampicata, alla fama. "Con Moffattt sul palco un grande arrampicatore ampezzano, Luca Zardini Canon, vice presidente degli Scoiattoli, che con chiarezza e competenza ha dato un valore aggiunto a tutto ciò che Moffatt ha raccontato con parole e video. Moffatt, uno dei più grandi arrampicatori al mondo degli anni '80 e '90, che ha ripetuto praticamene tutto quello che c'era da ripetere negli Stati Uniti, Germania e Francia, un uomo che per tutti i climber è il mito, ha affascinato per la sua simpatia e la sua modestia. Moffatt si è raccontato, e ha raccontato delle sue imprese, delle vie liberate di gradi impensabili per l'epoca, della fatica e della costanza negli allenamenti, in maniera sincera, umile. 
Insieme a Jerry
Gremita la sala di Scoiattoli, Guide, e di tanti appassionati di montagna. Presenti anche tanti stranieri. Divertenti le sue avventure di giramondo alla ricerca del coronamento dei suoi sogni, gli aneddoti sull’ ambiente dell’arrampicata, sulla sua vita che lo ha portato a salire nell'Olimpo dell'arrampicata. Una serata ricca, dinamica, avvincente che ha riscosso applausi unanimi dal pubblico e dai protagonisti sul palco. «Il mio stile di vita si è sempre rispecchiato nel mio stile di arrampicata», ha detto Moffatt, «volevo divertirmi, fare fatica, adoravo il pericolo, ma volevo anche raggiungere il top». E ci è riuscito sia durante la carriera verticale che dopo. Appese le scarpette da roccia Moffatt ora si dedica al surf. Uno sport che riesce a dargli adrenalina. «Dopo i quarant'anni ho deciso di dedicarmi alla famiglia, mi sono sposato e ho avuto due figli», ha spiegato, «ho iniziato a lavorare e a guadagnare. Non ero più ai livelli di un tempo. Bisogna saper capire quando è ora di smettere. Mi piacciono ancora gli sport e pratico surf e golf». Una vita quella di Moffatt in cui Zardini Canon si è rivisto. «Mi rivedo nei racconti di Moffatt», ha detto lo Scoiattolo ampezzano, «perché anche io arrampico ancora spinto dalla voglia di rimanere a certi livelli e a divertirmi. Ma non riuscirei a tornare indietro, a salire vie “facili”.
 L'emozione me la danno le vie difficili, dove ci vuole tanto allenamento fisico e mentale». Soddisfatto del successo della serata il presidente di Cortina InCroda e degli Scoiattoli, Mario Lacedelli. «Questo appuntamento è stato il coronamento di un sogno», dice, «come lo è tutta la nostra quinta edizione. Da anni volevamo dedicare Cortina InCroda ai grandi alpinisti e arrampicatori della Gran Bretagna e ci siamo riusciti. Jerry Moffatt era la punta di diamante del percorso che la nostra kermesse fa attraverso la montagna britannica".