domenica 26 settembre 2010

POLVERE !





....Polvere....
Il 24 settembre sono riuscito nella prima salita di “polvere” alla crepe d’oucera alte a Cortina d’Ampezzo ; la via si trova sul settore piu’ alto della storica ed importante falesia Ampezzana che conta al suo attivo piu’ di cento tiri di tutte le difficolta’ , con la predominanza di gradi che vanno dal 6c al 7c ma con un paio di belle e storiche eccezioni di grado 8 come la boulderosa “fisiognomica” 8a + ed il lungo e difficile tetto di “Ati Babao” sempre 8a +.

“Polvere “e’ stata chiodata nel giugno del 1989 da Bruno Menardi “menego" e corre a fianco di uno storico 7c della falesia "Dita di burro" che a tutt'oggi vanta pochissime ripetizioni; il nome della via deriva dal fatto che si riesce ad arrampicare , su questa parete di quindici metri perfettamente verticale , su piccolissime concrezioni dalla forma arrotondata che spuntano qua’ e la’ per una trentina di intensi movimenti che non permettono soste e punti di decontrazione accettabili fino alla sospirata “zanca “ finale .

Ho cominciato a sistemare la via verso la meta’ del mese di agosto; all’inizio bisognava sostituire alcuni spit e la catena ormai usurati dal tempo e ripulire alcune parti della roccia non molto affidabili, in seguito mi sono concentrato sul risolvere alcuni movimenti davvero molto difficili e tecnici posti a meta’ via, tra cui una particolare sezione centrale gia’ provata negli anni successivi alla chiodatura della via , nel 1991 , ma che sembrava utopistico allora poter superare. Molto difficile inoltre, gestire e dare fiducia alla vera e propria “polvere” che ci si trova sotto i piedi ma che diventa fondamentale per la progressione e la rotpunck di questa interessante via che penso possa proporre un grado attorno all’8b+ e l' 8c.
Bello chiudere un cerchio lungo piu' di vent'anni ed un bravo a Bruno per aver visto così lontano  in quegli anni....

giovedì 23 settembre 2010

BOSCO VERDE 2.0

Detto fatto...eccomi per la seconda volta nel tranquillo e "verdissimo" bosco di rocca pietore per un'altra giornata all'insegna del bouldering.
Arrivo da solo in "compagnia" di un paio di crash pad e trovo in zona Andrea e Yuri, locals , pulitori e scopritori della maggior parte delle  linee di "bosco verde" .
I due mi fanno subito vedere e provare un nuovo spigolo pulito da poco posto sulla parte sinistra del grosso masso centrale , molto fisico su rovesci con parecchi  tallonaggi ed un ribaltamento finale  difficile ed intenso.
Proviamo assieme cercando le soluzioni migliori ,ed ecco che dopo  un paio di tentativi falliti in cima , riesco a liberare il passaggio caricandomi per l'obbiettivo di giornata ...l'intenso e breve passaggio centrale liberato da Andrea lo scorso anno e che mi aveva respinto il mese scorso.
Provo cosi' un'po' di volte l'entrata con un difficile aggancio di punta ma vedo subito che non è cosa per mè, tento così un lungo  e fisico incrocio iniziale , tallonaggio e aggancio di punta e via ad un aleatorio lancio ad un piccola tacca di mano destra per poi uscire al banchettone finale...dopo un ora sferro il tentativo buono che mi porta in cima al blocco e alla realizzazione di uno dei miei rari 8a in questo stile...complimenti ad Andrea per il lavoro e le belle linee liberate , ed un  invito  a chi si trovasse in zona  a  farsi un giro in questo magico bosco.


                                         .....Vizzo in azione....

mercoledì 8 settembre 2010

BLOCCHI A BOSCO VERDE

La settimana scorsa in compagnia dell'amico e collega Giovanni Vizzardi "Vizzo", ho visitato i blocchi di Bosco Verde ai piedi del Passo Fedaia; la roccia è molto bella e particolare costituita da un granito marrone che permette un ottimo "grip", i blocchi sono vari e sparsi un'po' per tutto il bosco, a volte non molto alti, ma con buone possibilità di nuove espolorazioni.

Dopo un buon riscaldo con dei passaggi fino al 7b+, mi sono concentrato su un boulder valutato 7c+ che sale a destra di un grosso blocco centrale  con partenza seduti in completo strapiombo ed uscita su tacche , fino a rimontare completamente tutto il sasso; mi ci sono voluti 45 minuti di "calci e pugni" per venire a capo dei 15 mv che il blocco mi proponeva e sopratutto per trovare un fondamentale e difficile aggancio di punta con il piede destro sul tettino iniziale. Bellissimo!
Subito a a sinistra poi, mi sono ingaggiato su di un altro passaggio, un'po' piu' breve ed intenso rispetto al precedente, con una partenza molto dura , di gran compressione ed anche quì con un aggancio di punta (sx questa  volta) fondamentale...per questo però dovrò tornare, molto volentieri vista la bellezza dei blocchi e la tranquillità del bosco, una prossima volta...saluti!
Canon.